La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva nei
giorni scorsi la Legge Europea 2017, ovvero il Disegno di legge contenente “Disposizioni per l’adempimento degli
obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea”. Si tratta
in sostanza di 30 articoli che modificano o integrano disposizioni normative
nazionali allo scopo di adeguarle al diritto comunitario. Tra i tanti temi
interessati dal provvedimento (dai rimborsi fiscali all’etichettatura dei
prodotti lattiero-caseari ecc), spicca quello relativo alla verifica ascensore con
importanti novità inerenti la sicurezza.
Novità che sono racchiuse nell’art. 23 della Legge Europea,
contenente misure finalizzate all’attuazione integrale della Direttiva
2014/33/UE, e cioè l’atto normativo che di fatto armonizza le legislazioni di
tutti gli Stati membri relative agli ascensori e ai loro componenti di
sicurezza.
Le nuove disposizioni dell’art. 23 riguardano soprattutto il “certificato
di abilitazione”, più precisamente il ruolo delle commissioni nel rilascio del
cosidetto “patentino” ai manutentori. La norma ristabilisce difatti le
commissioni esaminatrici in Prefettura modificando il meccanismo delle stesse. In
sostanza, il certificato di abilitazione viene rilasciato dal Prefetto dopo una
prova tecnico-pratica davanti a una commissione nominata dallo stesso e
composta da 5 funzionari in possesso di “adeguate competenze tecniche” dei
quali almeno uno, oltre al presidente, fornito di Laurea in Ingegneria,
designati rispettivamente dal Ministero del Lavoro, delle Infrastrutture, dello
Sviluppo Economico, dell’Inail e da una ASL (o ARPA se le norme regionali le
attribuiscono questa competenza.
Con questo nuovo indirizzo normativo si è voluto puntare su
una maggiore qualificazione dei soggetti chiamati ad eseguire verifiche periodiche ascensori,
per questo il compito del Parlamento Italiano è quello di adottare le nuove
misure contenute nella Legge Europea 2017 a modifica del DPR 162/99.